Politiche attive del lavoro

Quando parliamo di politiche attive parliamo di tutte quelle iniziative promosse dalle istituzioni per accrescere l’occupabilità e l’inserimento lavorativo.

Chi eroga politiche attive

I Centri per l’impiego principalmente permettono l’accesso alle informazioni, ai servizi e alle misure di politica attiva.

in particolar modo forniscono:

  • l’orientamento professionale
  • la promozione ed erogazione del tirocinio
  • una guida verso la ricerca del lavoro

I servizi di politiche attive vengono erogati, oltre che dai Centri per l’Impiego, anche da:

  • Università private e pubbliche
  • Istituti superiori
  • APL
  • Camera di Commercio e comuni
  • Patronati
  • Associazioni senza scopo di lucro

Con il Decreto legislativo n 150/2015 è stata istituita l’Agenzia Nazionale Politiche Attive, più conosciuta come ANPAL.

Lavoro dell’agenzia è quello di indirizzare e coordinare insieme alle Regioni le misure e i servizi delle politiche attive.

Chi può accedere alle politiche attive del lavoro

Ma, chi può accedere alle politiche attive?

I destinatari delle politiche attive del lavoro sono molteplici, ma non uguali in tutte le Regioni. Essi, infatti, variano a seconda del documento di programmazione in corso.

Ad oggi coloro che possono accedere alle politiche attive sono:

  1. Chi percepiscono la Naspi, indennità di disoccupazione, o reddito di cittadinanza.
  2. Chi è alla ricerca del suo primo impiego
  3. Disoccupati con un’età superiore ai 50 anni
  4. Lavoratori in stato di mobilità o cassa integrazione
  5. Donne, per garantire pari opportunità
  6. Gli under 30 che possono partecipare al progetto Garanzia Giovani
  7. Categorie svantaggiate, protette e ultra-svantaggiate

Cosa sono le politiche attive e passive del lavoro

Come abbiamo visto fino a questo punto le politiche attive del lavoro sono tutti gli interventi pubblici che mirano a salvaguardare l’interesse collettivo dell’occupazione.

Le politiche del lavoro si dividono in attive e passive, ma vediamole nel dettaglio.

Politiche passive

Quando parliamo di politiche passive ci riferiamo a quelle misure che affrontano le problematiche di natura socioeconomico dettati dalla mancanza di lavoro.

Sono, in sintesi, quelle politiche che aiutano il lavoratore ormai disoccupato ad accedere a forme di sostegno al reddito.

Tra le maggiori forme di sostegno troviamo:

  • l’indennità di mobilità
  • i contratti di solidarietà
  • la cassa integrazione guadagni

Politiche Attive

Di contro le politiche attive mirano a sviluppare attività orientate al risultato occupazionale e che si concretizzano nel fornire servizi per i lavoratori.

Le politiche passive sono regolamentate a livello Regionale e, di conseguenza, i criteri di accesso ai servizi si modificano in base al luogo in cui si vive.

Nonostante ciò, le politiche attive devono seguire la Strategia Europea per l’Occupazione (SEO) che prevede:

  1. pari opportunità
  2. adattabilità
  3. occupabilità
  4. imprenditorialità

Anche gli ambiti di intervento su cui le politiche attive devono operare vengono definiti dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE).