PNRR: a che punto siamo?

Il PNRR è sempre più un tema caldo per via del ritardo della terza rata e della corsa per assicurarsi la quarta. Scopriamo gli aggiornamenti!

Il successo del PNRR dipende dall’impegno di tutti” queste le parole del Presidente Mattarella che ha dichiarato che l’eventuale insuccesso o parziale successo del piano nazionale di ripresa e resilienza, “sarebbe una sconfitta non solo del Governo ma dell’Italia”.

Il PNRR è un tema che ultimamente tiene banco nel dibattito nazionale a causa del ritardo della terza rata e della corsa per assicurarsi la quarta. Sotto accusa il Governo che ora promette un’accelerata.

Scopriamo di più sul PNRR e sulle incredibili opportunità che può offrire al nostro Paese.

Cos’è il PNRR

Cosa vuol dire PNRR? L’acronimo individua il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano approvato il 13 luglio 2021.

Si tratta di un programma per la gestione dei fondi del Next generation Eu (NGEU), uno strumento introdotto dall’ Unione Europea per far fronte ai danni economici conseguenti alla pandemia di SARS COV-2.

Il PNRR italiano venne redatto dal Governo Draghi per illustrare alla Commissione europea come avrebbe gestito i fondi del NGEUe fissare un calendario delle riforme previste.

Il piano si articola in sei missioni divise in componenti. Ognuno di essi contiene misure e investimenti che hanno lo scopo di intervenire su diversi aspetti. Si parla di transizione ecologica ma anche di igitale, di investimenti sulla sanità, sulla scuola, sui trasporti e di riforma della giustizia.

Il PNRR in sintesi contempla 358 misure e submisure tra cui 66 riforme e 292 investimenti che devono essere effettuate nei termini previsti. Le scadenze sono trimestrali nell’arco di 5 anni, dal 2021 al 2026.

Fondi PNRR Italia

Per finanziare i fondi PNRR italia sono stati impiegati ben 191,5 miliardi di euro da parte dell’Unione Europea. Di questi, 68,9 sono finanziati a fondo perduto e 122,6 miliardi tramite prestiti da restituire. I fondi appartengono al Recovery and resilience facility nato per sostenere l’Europa post-pandemia.

Ad oggi l’Italia ha ricevuto prima e seconda rata per un importo complessivo di quasi 67 miliardi di euro. Ora il Governo è in attesa dei 19 miliardi della terza rata che costituiscono anche l’attestazione del raggiungimento degli obiettivi fissati per la seconda metà del 2022.

Le prospettive per il 2026 sono quelle di un aumento del PIL di almeno il 3,6% ed un potenziamento dell’occupazione di quasi 3 punti percentuali. Significativi dovrebbero essere anche i miglioramenti negli indicatori che misurano la povertà, le diseguaglianze e l’inclusione di genere.

PNRR ultima versione

L’iter dell’approvazione del PNRR è stato complesso, dato l’avvicendarsi di più esecutivi in poco tempo. Una prima versione del Piano fu approvata nel gennaio 2021 dal Governo Conte II. In seguito sarà il Governo Draghi a riscriverlo parzialmente.

L’ultima versione del PNRR è stata poi sottoposta al voto delle Camere e, dopo un ulteriore passaggio in Consiglio dei ministri, il governo italiano ha presentato il piano in Commissione europea nell’aprile del 2021.

Il Governo ha poi integrato il PNRR con un Piano nazionale per gli investimenti complementari pari a 30,6 miliardi di euro per progetti rimasti esclusi dal PNRR. In totale i Fondi per il Piano sono di 222,1 miliardi di euro.

Piano nazionale di ripresa e resilienza riassunto

Per offrire un riassunto del PNRR elenchiamo le Missioni principali. Si tratta di 6 obiettivi che spaziano dalla digitalizzazione all’ambiente. Vediamole nel dettaglio:

  • Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo. Fondi stanziati 46,3 miliardi di euro. Si articola in tre linee d’azione: digitalizzazione nella Pubblica Amministrazione; del sistema di produzione; del settore turismo e cultura.
  • Missione 2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica. Fondi investiti 59,47 miliardi di euro. Anche questa missione si articola in più aspetti: sviluppo dell’economia circolare e agricoltura sostenibile; energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile; efficienza energetica e riqualificazione degli edifici; tutela del territorio e della risorsa idrica.
  • Missione 3 – Infrastrutture per una mobilità sostenibile. Fondi individuati 25,4 miliardi di euro per investire in mobilità di nuova generazione, digitalizzazione della rete di trasporti e sulla realizzazione di reti ferroviarie regionali nel Mezzogiorno.
  • Missione 4 – Istruzione e ricerca. Fondi 30,88 miliardi di euro. L’obiettivo del PNRR istruzione è quello di migliorare i servizi di istruzione e formazione anche rinnovando i processi di reclutamento e di formazione degli insegnanti. Il potenziamento delle infrastrutture scolastiche e delle condizioni di supporto alla ricerca e all’innovazione.
  • Missione 5 – Inclusione e coesione. Fondi investiti 19,81 miliardi di euro.
  • Missione 6 – Salute. Fondi 15,63 miliardi di euro. Obiettivi del PNRR sanità: maggiore digitalizzazione, inclusione, equità di accesso alle cure, prevenzione, servizi territoriale e ricerca.

Bandi PNRR progetti finanziabili

Parliamo ora delle opportunità che il Piano nazionale di ripresa e resilienza può offrire alle imprese e i cittadini. Come funzionano i Bandi del PNRR? Per partecipare è necessario rispondere ai bandi che vengono emessi dai singoli Ministeri. Attraverso questi Avvisi verranno selezionati i progetti PNRR da finanziare, con le risorse che sono state individuate dal MeF.

Per accedere ai Bandi PNRR bisogna prima di tutto registrarsi sul portale delle Pubbliche Amministrazioni (IPA) attraverso le proprie identità digitali come la CIE o lo SPID. A firmare la richiesta dovrà essere il legale rappresentate che dovrà anche richiedere un Codice Unico di Progetto (CUP).

Si tratta di una serie di caratteri alfanumerici che identificano il progetto per cui si richiede il finanziamento. La domanda per l’assegnazione del CUP va inoltrata attraverso la piattaforma del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, secondo la procedura guidata. Il progetto andrà poi presentato sul portale PaDigitale2026.gov.it.

PNRR concorsi

Oltre ai bandi ci sono anche i concorsi PNRR opportunità occupazionali presso i vari Dicasteri.

A stabilirlo è stato il Decreto PNRR 2, ovvero il secondo decreto legge nato per velocizzare l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. La norma prevede diversi concorsi pubblici in arrivo nel corso del 2023 per un totale di 27.568 posti.

Le assunzioni saranno così ripartite:

  • 251 Ministero della Giustizia;
  • 418 Ministero della Transizione ecologica;
  • 373 e 56 Presidenza del Consiglio dei ministri;
  • 318 Ministero dell’Economia e finanze (MEF);
  • 270 Ministero della Cultura;
  • 184 Ispettorato nazionale del Lavoro;
  • 67 unità Agid;
  • 264 unità altre amministrazioni;
  • 367 posti Amministrazioni Locali.

Resta aggiornato sui concorsi PNRR e le opportunità che i finanziamenti del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza possono offrirti, continuando a seguire il nostro blog.