Agrifood tech

Il settore agroalimentare è in costante sviluppo e in continua evoluzione grazie soprattutto all’agrifood tech, la tecnologia applicata all’agricoltura, tra tradizione e innovazione.

Secondo uno studio di Talent Garden e Forward Fooding in partnership con Accenture, Unilever e Var Group.

Gli sviluppi dell’agrifood tech

Solo nel 2020 sono stati raccolti 17 miliardi di euro di investimenti da fondi e aziende che, sommati a quelli a partire dal 2010, arrivano a 65 miliardi totali investiti in oltre 5mila aziende che caratterizzano l’agrifood tech dando da lavorare a circa 4.500 persone.

Il post crisi

A causa della crisi pandemica, il food delivery ha subito una forte impennata favorendo la crescita tra nuove applicazioni e macchinari all’avanguardia, agrofarmaci ed elettrodomestici smart tanto che le grandi aziende del food si sono dotate di uffici e fondi per ricercare startup e investire nelle loro idee.

Il nuovo management nell’agrifood tech

Page Executive, il brand di Page Group, specializzato nella ricerca di ruoli di leadership, sta monitorando i profili di cui anche l’agroalimentare necessita per rinnovare il management.

In una recente intervista a Forbes.it Katiuscia Cardinali, senior partner di Page Executive, racconta come si sta evolvendo il processo qui da noi. sostiene che da sempre l’Italia mostra un’attenzione forte al mondo alimentare, sia per la sua natura agricola, sia per i benefici dettati dalla dieta mediterranea, sia per la ricerca continua di innovazione legata al benessere.

Non a caso il marchio di origine Made In Italy rappresenta un valore economico-finanziario riconosciuto in tutto il mondo.

Di contro, destiniamo scarse risorse destinate alla ricerca disponendo di infrastrutture precarie e di un sistema normativo confuso.

La Cardinali afferma inoltre che, nonostante il commercio mondiale abbia influito in maniera negativa sui livelli produttivi dell’industria italiana e non, l’indice della produzione dell’industria alimentare negli ultimi anni si è posizionato a un livello sempre superiore rispetto al manifatturiero.

È vero che la pandemia ha visto calare i consumi fuori casa di circa il 39%, ma il buon andamento dei consumi alimentari domestici delle famiglie nel 2020 ha compensato le perdite.

Di quali profili si ha bisogno per potenziare il management

Manager funzionali legati alla digitalizzazione, come chief digital officer o chief innovation officer, alla logistica e supply chain per il tema della distribuzione legata al commercio elettronico, come direttore SC, acquisti e logistica.

La figura ideale sarebbe un manager con un solido background in ambito marketing e vendite sviluppato in multinazionali leader nel settore food&beverage.

L’obiettivo più importante è quello di costruire un team di c-suite che possa guardare al futuro e alimentare la crescita economica.