SmarTea con Stefano Bianchi e Roberto Bianchi

Giovedì 11 novembre 2021 alle ore 17 si è tenuto un nuovo appuntamento con SmarTea, lo spazio dedicato ai temi cari al Cesfol: formazione, lavoro e mobilità.

Ospiti della giornata Stefano Bianchi e Roberto Bianchi, presidente e direttore del fondo Foragri.

30 minuti in cui abbiamo parlato del mondo dell’agricoltura, dei suoi comparti, ma anche delle certificazioni formative.

L’evento

Oggi il tema della formazione è sempre più attuale, ci si aspetta con Gol di continuare sul tema. Quali sono gli orientamenti strategici del Fondo Foragri” è così che il Direttore Immacolata Stizzo introduce l’argomento.

A prendere la parola è Stefano Bianchi, che in poche battute ci racconta del suo fondo e di come si stia mettendo in campo un processo di formazione continua.

Nel mondo dell’agricoltura nei prossimi anni ci saranno possibilità di cambiamento. L’ Europa punta su 3- 4 filoni importanti. Basti pensare che entro il 2030 possono essere ridotti del 50% l’utilizzo dei pesticidi, degli antibiotici e aumentare del 25% i prodotti biologici dando una visione dell’agricoltura diversa. Per l’azienda tutto ciò significa cambiamenti fondamentali e in parallelo richiedono una formazione necessaria”. E continua dicendo “Oggi possiamo fare una formazione molto specialistica in tutti i settori dell’agricoltura e sviluppare quella costruzione della filiera che diventa sempre più importante in un’economia sempre più integrata”. E ancora “La formazione diventa strategica in questo momento perché abbiamo da un lato la crescita dall’altro la sinergia delle aziende che devono ottimizzare al massimo tutte le risorse possibili”.

 

La certificazione delle competenze è uno dei temi così centrali su cui ancora ci sono dubbi perplessità già da tempo. Foragri da anni sta attenzionando il tema. Ci può raccontare investimenti e progetti su ciò? Chiede il direttore Cesfol a Roberto Bianchi.

“Foragri sta lavorando su questa tematica. Il fondo ha investito molto per affiancare le aziende che hanno voluto intraprendere il processo che inizia dalla progettazione fino alla presa in carica e dello svolgimento delle attività e solo alla fine si arriva a identificare su cosa fare gli esami per attestare/certificare gli apprendimenti acquisiti.” Risponde “Il fondo ha investito tanto perché è qualcosa di nuovo, una vera e propria rivoluzione.

Al centro c’era l’attività formativa e non ci si preoccupava del fatto se chi era di fronte recepisse nel modo giusto e acquisisca nel modo giusto. Con la nuova normativa siamo obbligati a seguire questo processo secondo norme. Noi ci siamo già immessi da circa 5 anni su questa strada facendo una prima esperienza con l’Avviso 2018, quello 2019 e 2020 e lo faremo con i prossimi.

Per noi non è un obbligo e con difficoltà oggettive abbiamo fatto dei percorsi e con i piani formativi siamo andati aumentando il numero di persone che ne possono beneficiare, arrivando fino ad una settantina di imprese e fino a 900 lavoratori impiegati.

Abbiamo immaginato un percorso che dia evidenza e corso a ciò che ci chiede la direttiva Anpal e abbiamo dato la possibilità di estendere le certificazioni.

Stiamo lavorando per creare una nostra dorsale ad uso Foragri in cui saranno caricate le certificazioni che vengono rilasciate attraverso le nostre attività finanziate e in cui sarà possibile navigare per ricercate le competenze che le aziende richiedono. Questo darà:

  • Visibilità ai lavoratori
  • Aiuterà le imprese nell’individuare le competenze
  • Aiutare la mobilità.

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