Qual è il lavoro dei sogni per i candidati europei? Meglio lavorare per una media impresa o per una multinazionale? Quali benefit possono fare la differenza per le risorse? Sono alcuni dei quesiti che PageGroup, società di recruiting, ha posto a circa 5mila persone – sia occupate che in cerca di impiego – di tutta Europa.

Tipologia contrattuale e dimensione aziendale

Dal sondaggio è emerso che corretta tipologia contrattuale e giusta dimensione dell’azienda sono gli elementi chiave del lavoro dei sogni. Com’era prevedibile, gran parte dei lavoratori è alla ricerca di stabilità: l’80% degli intervistati, infatti, opterebbe per il posto fisso e solo il 15% si accontenterebbe di qualsiasi tipologia contrattuale.

Per quanto riguarda la realtà aziendale, le medie imprese sono risultate quelle ideali, preferite dal 41% dei rispondenti; a seguire le grandi aziende (30%) e le piccole (25%).

Ma perché i candidati apprezzano maggiormente le medie imprese?

Tra le motivazioni più gettonate:

  • rapido processo decisionale (36%);
  • maggiori opportunità di formazione (30%);
  • chiara vision strategica (27%).

Chi ambisce a lavorare per le grandi imprese, invece, è più attratto dalla prospettiva di avanzamento di carriera e dalla possibilità di guadagnare di più. Anche le piccole imprese, però, offrono una serie di vantaggi:

  • processo decisionale accelerato (41%);
  • cultura organizzativa più a misura d’uomo (40%);
  • maggiore autonomia nello svolgimento delle mansioni (36%).

Lavoro dei sogni: quali benefit?

Il lavoro dei sogni passa attraverso alcuni benefit ritenuti fondamentali: tra quelli più apprezzati (per il 71%) la formazione e l’avanzamento di carriera. Inoltre, anche l’assistenza sanitaria privata è considerata una delle maggiori priorità per il 51% dei rispondenti.

Molto importante pure la possibilità di lavorare per una realtà impegnata nella Responsabilità Sociale d’Impresa:

  • rispetto dei diritti umani (97%);
  • rispetto dell’ambiente (96%);
  • responsabilità economica (94%).

Il mercato del lavoro – sottolinea Fabrizio Travaglini, Managing Director di PageGroup – è profondamente cambiato negli ultimi due anni. Ci stiamo spostando verso quella che potremmo definire economia della conoscenza, all’interno della quale acquisire competenze per avere successo è fondamentale. Non ci sorprende, dunque, che il 71% di chi ha risposto alla nostra indagine abbia inserito formazione e avanzamento di carriera tra i benefit più desiderabili.

Il lavoro dei sogni è da remoto, almeno in parte

Infine, dallo studio è emerso anche il desiderio di poter lavorare, del tutto o in parte, da remoto (59%), preferenza espressa in particolar modo dalle donne (65% contro il 53%). Un dato che è probabilmente figlio della pandemia, che ha portato milioni di persone a lavorare per la prima volta da casa.

Nello specifico:

  • il 36% opterebbe per 3 giorni in ufficio e 2 a casa;
  • il 19% vorrebbe lavorare da remoto 4 giorni alla settimana;
  • il 10% preferirebbe trascorrerne 4 giorni in ufficio.

I dipendenti che hanno dichiarato di preferire il lavoro in ufficio hanno indicato le seguenti motivazioni:

  • possibilità di socializzare (60%);
  • legami sociali e momenti di relax (50%);
  • possibilità di fare riunioni in presenza (41%)
  • maggiore livello di coinvolgimento (39%).

 

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