Negli ultimi mesi si parla spesso di ripresa e di ricostruire una società che sia sempre più resiliente.

Ma, quali sono gli elementi principali che possono aiutare la nostra società nel raggiungere tale trasformazione?

Avere un mondo che sia più digitale e più Green sono sicuramente elementi fondamentali per dare il via a un cambiamento che sia duraturo nel tempo.

Anche dalle istituzioni europee arrivano segnali forti che spingono verso una trasformazione sempre più verde.

Il Recovery Plan, infatti, è il progetto che con 750 miliari dovrebbe permettere il rilancio di un’economia circolare, verde e sempre più avanzata.

L’Italia, per tale progetto, può contare su circa 200 miliardi che dovrà utilizzare per mettere in atto un piano di riforme e di investimenti green.

Le imprese e le PA saranno le maggiori protagoniste di tale trasformazione, in quanto sono il motore in grado di genere ricchezza creando un valore reale.

Occorrerà, perciò, che sia le imprese sia le Pubbliche Amministrazioni, facciano un salto di qualità: le prime in termini di investimenti sostenibili e le seconde in semplificazione ed efficacia dell’azione amministrativa.

Ma cosa vuol dire un investimento sostenibile? Quali passaggi può fare un Ente locale per valutare un progetto digitale e migliorare l’offerta di servizi online ai propri cittadini?

Regole e modalità europee su investimenti Green

Il 15 Aprile il Parlamento Europeo ha confermato gli investimenti privati nella crescita sostenibile mediante un regolamento che si pone due sfide:

  • La riduzione della frammentazione di iniziative basate sul mercato e da prassi nazionali
  • Il green washing ovvero la commercializzazione dei prodotti finanziari green o sostenibili.

Ma quali sono i requisiti che bisogna possedere per rientrare nei parametri ecosostenibili?

  1. essere conformi ai “criteri di vaglio tecnico”.
  2. non arrecare un danno agli obiettivi ambientali
  3. contribuire in modo sostanziale al raggiungimento di almeno uno dei sei obiettivi ambientali;
  4. essere svolte nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia sul piano sociale.

Come misurare i percorsi di digitalizzazione

Durante il Forum PA 2020 è stato presentato un progetto: “PA e cittadino: quali strumenti per migliorare la digital experience dell’utenza?”

Obiettivo del progetto è quello di misurare l’avanzamento delle principali Pubbliche Amministrazioni.

Ciò che pone la differenza nel nostro Paese, dalle analisi emerse, è una dicotomia tra due aspetti:

  1. Disponibilità dei servizi digitali offerti dalle amministrazioni pubbliche
  2. L’effettivo utilizzo da parte dei cittadini e dalle imprese.

Solo il 32% degli utenti italiani usufruisce realmente dei servizi digitali, rispetto al 67% della media europea.

Altro metodo di misurazione dei risultati raggiunti è: “Indagine sulla maturità digitale dei Comuni”, realizzata da FPA in esclusiva per Dedagroup Public Services.

Sono stati esaminati 3 diversi aspetti:

  1. l’apertura dell’amministrazione comunale in termini di dati aperti
  2. la disponibilità dei servizi online
  3. l’integrazione dei sistemi comunali con le principali piattaforme abilitanti

L’indagine ha rilevato un elemento centrale: la maggiore digitalizzazione non avviene solo nelle grandi città e nelle regioni del Nord, ma riguarda anche i più piccoli centri e città del centro – sud.