Il 2019 è stato un anno difficile per la somministrazione, per i cambiamenti introdotti dal Decreto Dignità e per il forte rallentamento dell’economia. Rallentamento verificatosi principalmente nel comparto tessile e abbigliamento con una diminuzione del 4,4%, nelle attività metallurgiche con un calo del 2,3% e nella fabbricazione di mezzi di trasporto con un – 7%.

Per ciò che riguarda il numero di lavoratori impiegati tramite le Agenzie per il Lavoro, i dati riportano una media di 459 mila unità, con una diminuzione del 5,6%.

Le ore lavorative, nel corso dell’anno 2019, invece, hanno mantenuto standard costanti, garantendo un’adeguata quantità di lavoro in termini di volumi.

L’occupazione giovanile

La somministrazione ha da sempre una forte presenza di lavoratori sotto i 35 anni: tuttavia negli ultimi anni si registra un notevole incremento di somministrati senior, ovvero di lavoratori con un’età maggiore di 50 anni.

Nonostante ciò, i lavoratori under 35 anni restano il target più rappresentativo, anche rispetto alla quantità di lavoro, sebbene complessivamente il numero di nuovi occupati giovani sia calato.

Le donne e il mondo del lavoro

La componente femminile ha registrato un minimo incremento salendo al 39,1% contro il 38,8% del 2018. Rispetto alla quantità di lavoro prestato la somministrazione appare, però, in grado di valorizzare l’apporto femminile in modo più efficace rispetto ad altre tipologie di contratto di lavoro.

La somministrazione al Nord

La somministrazione del lavoro è da sempre concentrata nei mercati più aperti all’export, in particolar modo negli ambiti:

  • distrettuali manifatturieri;
  • nei poli urbani e logistici;
  • nei distretti del terziario turistico.

Si rivela, di conseguenza, più elevata soprattutto nelle zone del Nord Ovest e del Nord Est con una quota del 71,3%.

Nel Centro Italia, nell’anno 2019, la somministrazione è rimasta pari al 16,1%. A Sud, invece, conta il 12,6% di somministrati sul totale.

La somministrazione nell’industria

La somministrazione ha mantenuto la tradizionale composizione infra-settoriale con:

  • l’industria meccanica e dei metalli, che occupa un terzo dell’occupazione con il 33,0%
  • l’industria alimentare con l’11,1%
  • l’industria elettrica con l’8,2%
  • l’industria della gomma plastica con l’8,0%
  • l’industria chimica con il 6,6%
  • l’industria dei mezzi di trasporto con il 6,3%
  • le costruzioni si evidenziano con il 6,2%.

La somministrazione nel terziario

Per il settore terziario la Pubblica Amministrazione segna l’incremento maggiore rispetto al 2018 con il + 10,4%, seguito dalla logistica +7% e dall’istruzione + 6,7%.

Le diminuzioni più decise si registrano nel settore degli “Altri servizi pubblici sociali e personali” che attengono alle attività di smaltimento rifiuti e pulizia. In calo anche tutto il settore del terziario più avanzato: l’informatica e servizi alle imprese, alberghi, ristorazione e pubblici esercizi.

Le micro imprese

La somministrazione nel 2019 continua ad essere concentrata soprattutto tra le imprese di maggiori dimensioni. Le aziende con 50 e più addetti assorbono, infatti, il 54,8% degli occupati in somministrazione.

Per le microimprese, quelle sino a 5 addetti, la quota di somministrati è arrivata nel 2019 al 14,9%. Per le piccole imprese, quelle con addetti compresi tra 6 e 14, e per le imprese con 15-49 addetti, nel 2019 si è registrato invece un calo rispetto all’anno precedente.

Nel 2019 si riduce il contributo della somministrazione al mercato del lavoro

La somministrazione nel 2019 rappresentava una quota del 2,0% dell’occupazione italiana, con un minimo calo rispetto al 2018.

Rispetto al 2018 vi è un calo del 15%, ad indicare come nell’ambito del lavoro a termine la somministrazione abbia subito i maggiori contraccolpi.

Per ciò che riguarda le classi d’età, considerando tutte le componenti giovanili, la somministrazione pesa per il 5,5% di tutta l’occupazione di pari età alle dipendenze. Il picco è massimo tra i giovani sino a 24 anni dove gli occupati in somministrazione rappresentano l’8,7% di tutti gli occupati.

Assunzioni in somministrazione: andamento in frenata dei contratti.

Secondo l’Osservatorio INPS sul precariato, nel 2019 sono stati attivati oltre 927 Mila contratti in somministrazione. Il dato evidenzia un calo rispetto al 2018 del 25,2%.

Da segnalare, tuttavia, come la dinamica in atto nella somministrazione non si è prodotta nel corso del 2019 per quelle tipologie contrattuali precarie che non offrono alcuna tutela, anzi questi sono cresciuti complessivamente, in vigenza del Decreto Dignità, di oltre 100 mila unità.